11/10/2018

Un'onda di luce per illuminare e consapevolizzare il mondo sulla perdita perinatale



Il 15 Ottobre ricorre il Babyloss Awareness Day, giornata mondiale della consapevolezza sul lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Un grave problema di cui si parla ancora poco, specialmente per il tabù che aleggia attorno alla morte in generale, ma soprattutto su quella perinatale, sia da parte della popolazione che da parte degli operatori sanitari, benchè i dati confermino un'alta incidenza: 1 nascituro su 250/300 nati muore in epoca fetale e neonatale

E l'Italia non è esente da questo problema. Ogni anno infatti 2500 famiglie perdono il loro bambino, in grembo o nei primi giorni di vita.

Per questo motivo le associazioni dei genitori colpiti da questo evento organizzano in tutto il mondo iniziative di informazione nella settimana tra il 13 ed il 20 ottobre, per consapevolizzare, sensibilizzare e formare i professionisti e la cittadinanza, e, naturalmente, per commemorare il ricordo dei  loro piccoli.

Come Ostetriche ci troviamo in prima linea al fianco di queste donne e dei loro bambini, e come tali dobbiamo fornire loro la nostra migliore assistenza. Farlo non è sicuramente cosa semplice, sia per il carico emotivo che coinvolge questi momenti, sia per la carenza di linee guida ed evidenze scientifiche a riguardo. In questo contesto di incertezza l’Arte Ostetrica però può rappresentare un’enorme fonte di conoscenze e competenze di cui possiamo e dobbiamo servirci personalmente, da mettere anche a disposizione dell’equipe per migliorare l’assistenza fornita, assicurando in questo modo un’esperienza dignitosa per tutti: bambini, madri e famiglie.

L'Ordine ha dunque l'onore di invitarvi agli eventi organizzati da CiaoLapo a Bergamo e Milano, dove vi saranno momenti dedicati all'informazione, alla presentazione del libro "Assistere la morte perinatale" ed alla presentazione del progetto "Memory Box".

Alle 19 inoltre si creerà un'"Onda di luce", iniziativa promossa da BabyLoss per ricordare i bambini e fare luce sul silenzio e l'indifferenza che travolgono ogni anno sei milioni di famiglie in tutto il mondo.