L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne ha lanciato il tema per il Giorno Internazionale dedicato alle Donne (8 Marzo) 2021: “Le Donne nei ruoli di leadership: per raggiungere un futuro equo all’epoca del COVID-19”. Il tema celebra gli infiniti sforzi delle donne di tutto il mondo per raggiungere un futuro più equo e per risollevarsi dalla pandemia da COVID-19.
Le Ostetriche, da sempre sostenitrici dei diritti femminili, sono consapevoli del fatto che la pandemia non è solo un problema di salute, ma ha causato una profonda crisi sociale ed economica, e le donne risultano le più colpite.
La parte oscura della pandemia è l’aumento della violenza domestica con un incremento pari a +73% di telefonate al 1522 (Numero Verde del Dipartimento per le Pari Opportunità attivato per le donne vittime di violenza e di stalking) nei mesi di lockdown, rispetto allo stesso periodo nel 2019. Come professioniste dedicate alla salute delle donne, crediamo e speriamo che i rifugi e i numeri di emergenza dedicati siano considerati un servizio essenziale per ogni Paese, con finanziamenti specifici e ampi sforzi per aumentare la consapevolezza verso il problema. Il contrasto alla violenza di genere si esprime includendo nei programmi scolastici di ogni ordine e grado percorsi di educazione alla sessualità, che insistano sul rifiuto di stereotipi e discriminazioni di genere. L’Ostetrica oltre ad offrire le sue competenze in ambito di prevenzione, è la professionista più appropriata per la tutela e la promozione della salute di genere, di quella materno-feto/neonatale e sessuale. Questo è di fondamentale importanza secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’educazione all’affettività, poiché è a partire dalla consapevolezza, conoscenza e serenità verso questo aspetto della vita che potremo permettere alle generazioni future di vivere una sessualità sana e sicura.
La parte oscura della pandemia è la she-cession, una recessione al femminile con meno lavoro retribuito per le donne. L’impatto del Covid-19 sulle donne è netto e prende la stessa direzione in tutto il mondo, poiché esse sono prevalenti nel settore sanitario, quello più esposto al contagio, sono in maggioranza le donne che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica, ed ancora sono le donne che si occupano del lavoro in casa, sia nella forma del lavoro a distanza, sia in quella del lavoro non retribuito per la chiusura di servizi essenziali, a partire dalle scuole.
La parte oscura della pandemia è l’esacerbarsi di ostacoli evitabili per l’accesso a servizi di interruzione volontaria di gravidanza, che mettono a rischio la salute e la vita delle donne. Auspichiamo che il nostro Paese assicuri un percorso chiaro per le donne, scongiurando l’interruzione pericolosa di cure essenziali ed urgenti che possono impedire di accedere ai servizi nei tempi previsti dalla Legge attraverso una modalità sicura e legale. Si rende urgente il rafforzamento della Sanità Pubblica Territoriale, in particolare dei Consultori Familiari, e con essi un concreto investimento sulla professione Ostetrica, perno centrale del cambiamento per la promozione della salute femminile. L’assistenza ostetrica durante l’intero percorso di scelta pone al centro la storia di quella donna, senza giudizio, e sorveglia il suo benessere fisico ed emotivo.
La parte oscura della pandemia è la profonda mutazione del vissuto del percorso nascita per le donne, alle quali è spesso mancata la possibilità di scegliere liberamente il luogo della nascita, i metodi di gestione per il dolore, e soprattutto una persona di fiducia durante travaglio e parto ed il contatto pelle a pelle con il neonato. I Servizi Sanitari devono garantire un’assistenza ostetrica rispettosa della donna, basata sugli standard di qualità definiti sulla base delle evidenze scientifiche e promuovere la salute perinatale. Il Territorio, ed in particolare l’Ostetrica di Famiglia e di Comunità (ex Ostetrica Condotta) con il ruolo dei Consultori Familiari, risulta luogo strategico, facilmente accessibili alle famiglie, ed in cui la riduzione della medicalizzazione è possibile, elemento che produrrebbe benefici di salute straordinari e consistenti risparmi diretti ed indiretti.
La parte oscura della pandemia è l’aumento dei segni e dei sintomi riconducibili a depressione post-partum, effetto di un profondo isolamento sociale vissuto dalle neo-madri. Il Sistema Sanitario, attraverso i Servizi Territoriali, deve garantire visite domiciliari da parte dell’Ostetrica di Famiglia e di Comunità, per la sorveglianza del benessere fisico ed emotivo della donna, della coppia genitoriale e del neonato, compresa la promozione ed il sostegno dell’allattamento al seno, importante misura di sanità pubblica.
Invitiamo tutte le donne a richiedere a gran voce l’assistenza da parte di un’Ostetrica e auspichiamo che i Modelli Organizzativi ed Assistenziali Ostetrici che garantiscono migliori esiti di salute alle donne ed ai neonati vengano implementati a livello Nazionale, anche sulla base delle linee di indirizzo Ministeriali. Un Modello di Partnership in cui l’Ostetrica prenda in carico la donna e la sua famiglia dall’inizio della gravidanza, che prosegua in travaglio e parto e che si consolidi durante tutto il periodo post-natale per assicurare una continuità assistenziale alla diade madre-neonato e alla famiglia.
Invitiamo tutte le donne a richiedere a gran voce l’assistenza da parte di un’Ostetrica durante l’adolescenza, l’età adulta e la menopausa, momenti di cambiamento fisiologico della vita femminile, in merito alla prevenzione dei tumori e delle patologie della sfera genitale e se vittime di violenza o di episodi di discriminazione di genere.
In questa giornata di riflessione sulle fatiche che stanno affrontando le donne in questo particolare periodo storico, le Ostetriche desiderano rinnovare la loro vicinanza a tutte, in particolare a coloro che si trovano in situazioni critiche.
Come Professioniste ci poniamo accanto alla popolazione femminile di ogni età offrendo le nostre competenze e la nostra assistenza ospedaliera, territoriale e domiciliare.
Che l’8 Marzo sia solo un monito per ricordarci che insieme dobbiamo combattere e vincere ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne, per ricordarci che le donne rappresentano il capitale umano su cui investire per il cambiamento, aspirando ad un futuro equo. Non dobbiamo solo sopravvivere al coronavirus, ma emergere rinnovati, con le donne come forza potente al centro della ripresa.
Per pubblicare e diffondere attraverso i propri canali social un resoconto di questo comunicato, è possibile scaricare le foto-slide ed il pdf del comunicato cliccando qui sotto, o consultando la pagina FB dell'Ordine cliccando QUI:
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-Comunicato 8 marzo 2021.