19/04/2023

Indagine Mutilazioni Genitali Femminili del Centro per la Salute Globale



Dal Centro per la Salute Globale (CSG) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, diretto dal Prof. Umberto Moscato e coordinato dal Prof. Walter Malorni:

 

“Il Centro ha come priorità la lotta alle diseguaglianze sanitarie e mira a operare per garantire l’assistenza sanitaria a tutti gli individui presenti sul territorio italiano, indipendentemente dal genere o dall’appartenenza a minoranze etnico-religiose, attraverso attività di ricerca, formazione e informazione. 

  

Abbiamo lavorato ad una proposta di indagine che vorremmo proporre alle iscritte e agli iscritti al suo Ordine, che alleghiamo. 

Obiettivo di questa indagine, per cui chiediamo il vostro supporto e la vostra approvazione, è quello di caratterizzare meglio un fenomeno sommerso eppure diffuso, un delitto contro la persona, contro la donna, rappresentato dalle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF). 

Tali pratiche chirurgiche, dichiarate illegali e combattute da tutti i Paesi del mondo (Italia inclusa Legge 7/2006), affondano le radici in antiche tradizioni tribali ed etnicoreligiose, e vengono ancora effettuate da alcune popolazioni dell’Africa settentrionale, del Corno d’Africa e della fascia subsahariana, ma anche del Medio Oriente, Asia, America Latina e talvolta anche nel nostro Paese. 

L'Unicef stima che nel mondo ci siano 125 milioni di donne che vivono con le conseguenze delle MGF. Secondo le stime delle NU, 200 milioni di donne e bambine nel mondo hanno subìto varie forme di mutilazioni genitali. 

In Italia le stime indicano che circa 80.000 donne di cui 7.000 minori siano state sottoposte a MG. Non si sa ovviamente se e quante di queste pratiche siano state effettuate in Italia o nel Paese di origine. 

Questa indagine, sottoposta parallelamente anche alla Federazione dei ginecologi italiani (SIGO), permetterebbe di caratterizzare e quantificare meglio un fenomeno che probabilmente ci coinvolge nel nostro vissuto di professionisti e che probabilmente merita maggiore attività di formazione. 

Le chiediamo dunque di richiedere ai suoi iscritti di rispondere al breve questionario su esperienza clinica e percezioni sulle mutilazioni genitali femminili, questionario che può trovare cliccando QUI.

Sono 5 minuti del tempo di ognuna/o che possono dare un grande contributo alla conoscenza ed emersione del fenomeno nel nostro Paese. 

 

Sicuri della sua preziosa collaborazione, la ringraziamo anticipatamente per il suo importante contributo.”